Tutto risale al 1870, quando il padre di mio nonno Ausilio, Alfieri Potenti, inizia a lavorare come mezzadro coltivando alcuni ettari di terra intorno al podere di Poggio all'Avvoltoio a Riotorto,
una piccola frazione di Piombino (LI) e
lembo di terra della Val di Cornia, di proprietà del Conte Giuli Rosselmini Gualandi Ferdinando Giuseppe e con il quale era solito partecipare alle sue battute di caccia.
Nonostante ciò inizia però
a mostrare molto interesse per le api.
È così che costruisce arnie e telaini, creando le famiglie di api regine, supportato dal figlio Ausilio, che da lui eredita questa passione.
Grande inventore e "mancato ingegnere", Ausilio Potenti riesce a farsi conoscere non solo ai mercati settimanali di Follonica e Piombino, ma anche in varie parti d'Italia, fino a farsi apprezzare addirittura in Germania e in Svizzera, tanto che Apitalia scrive un bellissimo articolo visitando il suo laboratorio.
Grazie alle sue appurate abilità apistiche e inventiva, e supportato dal costante aiuto di della moglie Dalma, accelera il processo di trasformazione e lavorazione del miele, realizzando una nuova caldaia e una nuova smielatrice (di cui ancora oggi teniamo custoditi con cura i brevetti industriali), incrementando così le vendite con altri prodotti delle sue amate api:
la pappa reale e la propoli pura a pezzi.
Intorno al 1985, Ausilio prova a mescolare del cacao in polvere in un vasetto di miele di millefiori per provare a venderlo sul mercato: purtroppo l'idea non sorte i risultati sperati e decide di non proporlo ai propri clienti, poiché non solo non si rivela buono ma dopo poco tempo nota che il cacao si separava dal miele.